I fanghi tossici, Ceppaloni e i brogli Mastelliani.

La  città
è in festa ,si compie la sfilata di rito tra i luccichii dei gioglielli
,migliaia di sorrisi si specchiano nelle vetrine che costeggiano il
corso e
 occhi gioiosi osservano gli innumerevoli spettacoli che i  bravi
signori in poltrona, hanno tanto faticato ad organizzare…..ma tali
signori,a causa di una dimenticanza dovuta all’ingente lavoro
svolto,hanno tralasciato lo spettacolo più vero
  e interessante,che è cosi rimasto imbavagliato dietro le quinte.

Mentre
il tepore estivo dei caldi giorni di luglio accompagnava il sereno
svolgimento di”Quattro notti e più di luna piena” è scattata l’
inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere , e la successiva
“Operazione Chernobyl“ , che ha condotto a 38 fermi e  che è stata denominata tale in quanto, durante le  intercettazioni telefoniche degli  imputati,facenti
capo a la “So.Ri.Eco” di Castel Nuovo di Conza(Salerno),la
“Fra.Ma.Sas”di Ceppaloni(Benevento),La “Agizza srl”di Napoli e la
“Naturalambiente “di Castelvolturno(Caserta), è emerso che  vi sono fusti provenienti dalla Russia  e contenenti rifiuti tossici,che si stanno  attualmente cercando.

In
attesa che le forze del(dis)ordine riescano a scovare tali fusti e, nel
totale silenzio della voce del Potere,sia essa cartacea o
televisiva,galleggiano allegramente nelle acque del Sabato,che
confluisce nel Volturno e arrivano direttamente sulle nostre tavole 980
mila tonnellate di  rifiuti tossici,tra cui
liquidi prelevati dalle navi approdate presso il porto di Napoli
,rifiuti provenienti da case private,esercizi commerciali,lidi
balnearia attivi sul litorale domizio,strutture ospedaliere, e dulcis
in fundo fanghi provenienti dalla fervida attività di quattro
depuratori , situati a Licola,Orte di Atella, Marcianese e Mercato San
Severino,ai quali depuratori sono stati apposti sigilli per sequestro
condizionato(ossia possono continuare a funzionare ma sotto controllo).

Infatti
le aziende imputate avrebbero dovuto trasformare i fanghi prodotti da
tali impianti di depurazione e di trattamento delle acque industriali
in “compost di qualità” per l’agricoltura ma, essendo il  Dio
Denaro imperante e l’unico obiettivo delle industrie il profitto,tali
aziende hanno ben pensato di dichiarare unicamente su carta la suddetta
trasformazione,vendendo  veleno quale
fertilizzante ai contadini,e riversando il rimanenti prodotti tossici
nei corsi d’acqua e nei terreni del casertano e
dell’agro-nocerino-sarnese.

Ad essere coinvolti anche un centro analisi di Capua che avrebbe  rilasciato
certificati attestanti l’idoneità dei rifiuti ad essere smaltiti nei
fondi agricoli,e cosa ben più interessante è notare che i documenti
concernenti le autorizzazioni concesse alla ditta “Fra.Ma.sas ”di
Ceppaloni  presentano la firma dell’avvocato
Mario Lupacchini,coordinatore e dirigente del settore ecologia e tutela
dell’ambiente per la regione Campania.

Ecco
la storia ripetersi :agli industriali resta denaro a palate e se va
male qualche anno di prigione da scontare,giusto il tempo necessario
per inscenare la commedia dello sdegno istituzionale e per rilanciare
le parole d’ordine di giustizia-controllo-polizia; invece agli operai
che hanno trasportato i presunti fusti di concime agricolo,ovviamente
senza le dovute misure sanitarie di sicurezza e ai contadini
inconsapevoli  che hanno accolto fanghi tossici nelle terre che con fatica lavorano ogni giorno, spettano cancri e morte  ,questa è la Guistizia.

A
noi passivi spettatori,nonchè principale carburante del motore del
capitalismo,che ci sta uccidendo ,questa volta ci saranno dati in
omaggio sulla spesa :cancri e nei casi migliori ,
irritazioni
cutanee,problemi di stomaco e ulcera,problemi respiratori,indebolimento
del sistema immunitario,danno a fegato e polmoni,alterazione del
materiale genetico .

Tali
malattia sono conseguenza immediata della presenza nell’ambiente del
cromo esavalente(sostanza altamente tossica ,contenuta nelle980mila
tonnellate di rifiuti riversati nelle terre e nei corsi d’acqua),  cha ogni giorno ama insidiarsi nei nostri polmoni,ad ogni respiro , nascosto tra le molecole di ossigeno.

Essendo la  “Fra.Ma.Sas” di Ceppaloni la reatà a noi più vicina ne narreremo brevemente la storia.

Titolari della “Fra.ma.sas”sono Giustino Tranfa e Ferdinando Mattioli.

L ‘ingegner Concettina  Tranfa,braccio
destro di Clemente Mastella(sindaco di Ceppaloni,nonché Ministro della
Giustizia),si è dovuta dimettere dalla carica di vicesindaco per le
pesantissime accuse a carico del fratello Giustino Tranfa; nuovo
vicesindaco è Carmine Tranfa(stesso  cognome in un paese cosi piccolo?!).

Giustino
Tranfa e Mattioli hanno dato vita ad altre aziende,tra cui la
“Socedim”(che ha stranamente lo stesso indirizzo della
Fra.Ma.sas!!!),che nel 2005 si è aggiudicata l’appalto da 1 milione e
615 mila euro indetto dall’Arpa Campania(agenzia regionale di
protezione ambiente)per la ristrutturazione e adeguamento funzionale
del Dipartimento tecnico e dell’unità territoriale Arpac di
Benevento,guidata in quel periodo dall’attuale sindaco di
Benevento,Fausto Pepe.

Il nome Giustino Tranfa appare quale titolare di altre sigle  a
scopo di lucro ,quali la”C.G.srl”,la“Emilio Tranfa”,”Star Sud srl” e la
“Tranfa Costruzioni”,nella quale titolare è anche la sorella di
Giustino,Loredana Tranfa,il cui nome emergeva già qualche anno fa nel
direttivo dell’ associazione mastellana Iside Nova.

Ciliegina
sulla torta Giuseppe Catalano,consorte del vicesindaco dimissionario
Concettina Tranfa,siede nella commissione regionale di alta vigilanza
sull’ambiente.

Questi
dati parlano da soli,e risulta davvero in verosimile credere che il re
del paesino,come ha confermato in prima persona narrando un storiella
da fantascienza,non fosse a conoscenza della montagna di fanghi che
ribolliva e bolle proprio sotto il pavimento del suo castello….troppo
spesso le mani sporche restano nascoste sotto
 guanti bianchi e setati.

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